Il Presidente avrebbe in mente un nome super-partes
Per la soluzione alla difficile crisi politica in atto, il Presidente della Repubblica starebbe meditando sull’incarico ad un tecnico super-partes. E ciò per dipanare i nodi relativi alle emergenze economiche, e che con l’aiuto delle parti politiche gestisca anche il passaggio ad una nuova legge elettorale.
Si fa sempre più vicina, quindi, l’ipotesi di un ritorno alle urne, che a questo punto potrebbe verificarsi nella prossima primavera.
Il leader del carroccio Matteo Salvini ha però rifiutato questa soluzione, dicendosi pronto a gestire questa fase intermedia, con un governo formato da Centro-Destra e M5S.
Su questa probabilità Salvini ha però incassato il netto no da parte dei pentastellati. Sia Luigi Di Maio che Dario Toninelli si sono pronunciati a sfavore di un accordo con il Centro-Destra. Toninelli ha dichiarato che “Salvini ha perso la propria occasione”. Il M5S si schiera dunque compatto sulla linea del ritorno immediato alle urne.
Il terzo attore di questa infinita commedia, il PD, si mette invece dalla parte di Mattarella. Si ad un governo ora, ma non presieduto da Di Maio, Salvini o Giorgetti. Lo scopo del Centro-Sinistra sarebbe quello di proporre come traghettatore il premier uscente Gentiloni.
Sullo sfondo c’è da registrare anche il ritorno di Beppe Grillo. Il comico genovese ha rilanciato il referendum per l’uscita dall’Euro. Di Maio però ha stoppato l’iniziativa dichiarando: Beppe è un libero pensatore, ma linea del Movimento non cambia”. Si tratterebbe di una conferma sul fatto che i 5 Stelle abbiano cambiato idea sulla moneta unica.